

Mario Giacomelli è nato nel 1925 a Senigallia (Marche, Italia), dove ha vissuto per tutta la vita. Suo padre morì quando aveva nove anni; sua madre lavorava nella casa di riposo di Senigallia e il giovane Mario la accompagnava spesso lì. Da giovane ha lavorato come tipografo, dipingendo nei fine settimana e scrivendo poesie. Ispirato ai film in tempo di guerra di registi come Fellini, Giacomelli ha insegnato a se stesso la fotografia e ha sviluppato la sua arte nella campagna generalmente impoverita. A quel tempo, il fotografo italiano Giuseppe Cavalli si era trasferito a Senigallia ed era ansioso di formare un club che avrebbe promosso la fotografia come arte. Nel 1953 fu formato il Misa Club, con i suoi membri tra cui Cavalli come presidente e Giacomelli come tesoriere. Tra le sue immagini più memorabili c’è quella conosciuta come The Scanno Boy. Faceva parte della serie di fotografie del 1957-59 che furono scattate a Scanno, una città impoverita nella regione abruzzese dell’Italia centrale. Mostra un ragazzo incorniciato da donne anziane vestite di nero. John Szarkowski, ex direttore del dipartimento di fotografia del Museum of Modern Art, ha descritto l’immagine come “l’alone del sentiero usurato”. La serie Scanno è stata acquisita da Szarkowski per il MoMA nel 1964. Giacomelli è morto a Senigallia nel 2000, mentre lavorava alla serie Questo lo vorrei raccontare; Ricordi di un ragazzo del ’25 e Le Domeniche Prima.